Il tecnico giallorosso sfida il suo passato nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Tante possibilità e dubbi di formazione per la sfida casalinga contro gli ucraini.
La sfida di domani contro lo Shakthar Donetsk potrebbe già definire, in maniera inequivocabile, le ambizioni europee della Roma di Paulo Fonseca che dovrà sfruttare al meglio l’andata in casa per gettare le basi sulla qualificazione.
Fonseca, in conferenza stampa, è stato chiarissimo: la concentrazione deve essere alta e non bisognerà sottovalutare un avversario forte che ha già spaventato e battuto una squadra come il Real Madrid.
Lo Shakthar, notoriamente fucina di talenti sia ucraini che brasiliani, è una squadra che difende in maniera corretta e ben organizzata, per questo Fonseca spera che i suoi non pecchino di fretta e evitino possibili contropiedi da parte degli avversari.
Inevitabili le domande riguardo il suo passato e il suo grande legame con lo Shakthar. Il tecnico portoghese conosce perfettamente l’attitudine degli ucraini a questi match e non rinnega gli splendidi anni passati al comando del club di Donetsk, tanto da rivelare un certo fastidio nell’affrontarli.
Così come il Braga, Fonseca avrebbe preferito non incrociare una ex squadra, a maggior ragione quando non ci saranno i tifosi che possono incitare le squadre e salutare l’allenatore.
Sul campo, le indicazioni sono poche. Fonseca fa pretattica e non svela nulla, tranne la sua felicità nel ritrovare tutta la difesa quasi al completo. Leggermente indietro di condizione, infatti, c’è solo Ibanez che si sta allenando al meglio e sarà comunque presente tra i convocati del match di domani.
Borja Mayoral sarà titolare, ma in panchina sarà presente Dzeko. Il bosniaco si è allenato bene e Fonseca non ha escluso un suo impiego a partita in corso in un match che, nel 2018, lui ha già deciso in favore della Roma.
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