Perdita di quasi 114 milioni nel bilancio annuale dei bianconeri. La società torinese valuta quale calciatore vendere per risanare il bilancio. E Cristiano Ronaldo?
Il 2020 è stato un anno oggettivamente difficile per tutti, soprattutto dal punto di vista economico.
Le perdite e le difficoltà finanziarie non hanno risparmiato nessuno, specie nel mondo del calcio dove quasi tutte le squadre del mondo hanno dovuto far fronte ad una crisi senza precedenti.
Non fa eccezione la Juventus che, oltre ad una rosa ricca di ingaggi pesanti, ha dovuto rinunciare, così come tutti, agli introiti dell’Allianz Stadium, vero e proprio segreto del successo societario dei bianconeri.
Lo scorso anno si è chiuso con una perdita esorbitante di 113,7 milioni, ovvero più del doppio rispetto alla stagione 2019/20. Agnelli e società dovranno, dunque, fare una scelta ponderata per l’ottenimento di cifre che possano risanare le casse societarie e i primi a poterne fare le spese sono i giocatori.
La scelta di Andrea Pirlo come allenatore ha alleggerito di molto il budget dello staff tecnico, rispetto ai suoi predecessori, ma la rosa resta piena zeppa di ingaggi onerosi che non rispecchiano le attuali prestazioni dei tesserati.
Durante il mercato di gennaio, la Juve si è già tolta il peso dei 6 milioni di ingaggio di Sami Khedira, ma l’impressione è che i “sacrificabili” siano tanti e che la società potrebbe valutare delle cessioni stellari.
Federico Bernardeschi prende 4 milioni l’anno (fino al 2022) e nell’ultimo periodo sta cercando di reinserirsi nelle gerarchie bianconere facendo anche diversi ruoli. Il suo impiego è dato dal fatto che Pirlo crede in lui e vuole tenerlo o un tentativo di rivalorizzarlo per non svalutare il suo valore di mercato?
Sembra attualmente difficile una sua permanenza a Torino e la Juve spera di poterlo vendere per una cifra vicina ai 20 milioni.
Da valutare anche i 5 milioni annui di Alex Sandro che non è incedibile, mentre Danilo sembra aver convinto la società a credere in lui.
Discorso diverso per la Top 5 degli ingaggi bianconeri: sembrano davvero troppi i 7 milioni annui (fino al 2023) che percepisce Aaron Ramsey, giocatore che non ha mai entusiasmato la piazza torinese e che non ha mai mostrato i colpi di genio visti a Londra.
Il gallese è certamente in vendita e, insieme a lui, c’è anche Adrien Rabiot che prende 7 milioni più 2 di bonus. Il francese, preso a parametro zero, è un’ottima opportunità di plusvalenza ma, al tempo stesso, è sembrata una leggerezza puntare su un giocatore talmente oneroso nel bilancio annuo, specie considerando le sue prestazioni.
Il primo “sacrificio” illustre potrebbe essere Paulo Dybala e i suoi quasi 8 milioni fino al 2022. L’argentino, quest’anno, è vessato dagli infortuni e quando ha giocato non è stato brillante. Una sua cessione non è da escludere anche perché la Juventus non ha intenzione di svenderlo e richiederebbe un prezzo di tutto rispetto.
Poco da dire su De Ligt, baluardo del futuro nonostante gli 8 milioni più 4 di bonus, mentre su CR7 potrebbero esserci valutazioni sorprendenti.
Il fenomeno portoghese percepisce 31 milioni di euro e venderlo significherebbe recuperare una cifra di enorme valore. L’importanza di Ronaldo non si discute ma, considerando la sua età e l’ingaggio, in tempo di crisi, potrebbe essere una mossa sbagliata venderlo per reinvestire i soldi su un talento più giovane come Haaland?
La risposta, ad oggi, non è così scontata.
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