In attesa di nuove offerte da parte di qualche compratore, la famiglia Zhang pensa ad un prestito di 200 milioni per evitare problemi all’interno della società.
Sarà un mese decisivo in casa Inter, sia sul campo, dove in neroazzurri continueranno la rincorsa ai cugini attualmente in testa, sia fuori dal rettangolo di gioco, dove le voci sulla possibile cessione del club neroazzurro a causa di un grave rosso in bilancio sono molto insistenti.
Il 2020, caratterizzato dalla crisi portata dal Covid-19, ha distrutto i piani di moltissime squadre europee che attualmente devono fare i conti con problemi finanziari consistenti. Tra queste squadre c’è anche l’Inter che nelle ultime settimane ha cercato potenziali acquirenti per rimettere in sesto le casse societarie.
Gli unici che hanno imbastito una trattativa con Suning, sono gli esponenti della Bc Parters, che garantirebbero un’importante somma di denaro alla famiglia di Zhang per l’acquisto del 100% delle azioni.
Qualora la cessione non dovesse andare in porto, oppure Zhang e il gruppo Suning decidessero di restare i maggiori azionisti del club, ecco che spunta l’ipotesi prestito.
L’Inter richiederebbe 200 milioni di prestito per ammortizzare le spese a scadenza vicina e “sperare” nella risalita economica e, magari, nella riapertura degli stadi.
Un’operazione molto simile a quella attuata dal Milan qualche anno fa con la presidenza di Li.
Steven Zhang punterebbe ad arrivare a fine stagione senza possibilità di scossoni societari o mancati pagamenti, sperando, in primis, che i primi introiti possano arrivare grazie allo scudetto.
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