Lipsia-Liverpool, gara d’andata degli ottavi di finale della Champions League, si giocherà in campo neutro, precisamente a Budapest.
Il motivo è già stato affrontato in un articolo precedentemente esposto su questo sito. Ma è bene comunque ripeterlo.
Il governo tedesco, sabato scorso, ha vietato i voli dal Regno Unito in Germania, fino al 17 febbraio, per motivazioni legate alla pandemia in atto. Vuole evitare ogni possibile aumento dei contagi, causa le nuove varianti del virus. Perciò per precauzione ha chiesto di vietare il trasferimento dalla Gran Bretagna.
Il Lipsia, precedentemente, avrebbe chiesto al governo una deroga per permettere ai giocatori del Liverpool di potersi trasferire in Germania. Il Governo tedesco non ha voluto fare favori nemmeno a loro.
Insomma le questioni riguardanti il calcio, seppure riguardino milioni in gioco, non assumono una via preferenziale. Il governo tedesco ha voluto far capire che l’esigenza di salute è prioritaria e nessun’altra può essere messa al di sopra di essa.
Si è così arrivati alla necessità di svolgere la partita in una nazione la cui federazione fa parte dell’UEFA. Perciò è stato scelta l’Ungheria quale meta più appropriata all’evento, in particolare nella Puskas Arena di Budapest.
Questo impianto è nuovo di zecca, dato che è stato rinnovato da circa un anno. Con i lavori iniziati nel 2017 e terminati alla fine del 2019. Un impianto moderno, avveniristico, in grado di ospitare circa 68mila spettatori. È sicuramente un bel teatro per una sfida affascinante e ricca di spunti calcistici che extra.
L’incontro Lipsia-Liverpool, valevole per l’andata degli ottavi di finale di Champions League è in programma il prossimo 16 febbraio.
Una scelta realizzata per frenare una pandemia che sta colpendo tutto il mondo, in particolare l’Europa. Non sarà l’unica, visto che anche diversi match di Europa League avranno lo stesso destino.
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