Il tecnico della Roma si gode l’importante vittoria casalinga contro il Verona e torna a parlare del suo rapporto con Edin Dzeko.
Una Roma bella e convincente, quella che ha battuto, tra le mura amiche dello Stadio Olimpico, uno meno brillante Hellas Verona.
Il 3-1 finale è lo specchio di una prestazione di grande autorevolezza e di grande coraggio che la formazione giallorossa ha messo in mostra nel primo match vinto contro una delle “top 10” del campionato.
In conferenza stampa, Paulo Fonseca si gode il momento e sottolinea la prova corale del suo gruppo, capace di segnare 3 gol nel primo quarto d’ora di gioco. Non era facile scardinare la miglior difesa del campionato e averlo fatto per 3 volte denota la grande fiducia che c’era nei giocatori in campo.
Tre punti molto importanti che, paradossalmente, trasportano la Roma da “squadra criticata” a “squadra in corsa per lo scudetto”, tanto che lo stesso Fonseca scherza sull’incredibile altalena mediatica verso cui gli allenatori di Serie A sono sottoposti.
Nonostante ciò, il tecnico portoghese rimarca il fatto di non aver mai pensato alle dimissioni, ne all’esonero e di essere sempre stato tranquillo.
Sono due le chiavi del successo casalingo: l’equilibrio mentale che l’allenatore ha posto e il fatto di aver potuto lavorare 7 giorni su 7 con la squadra al completo.
La squadra deve essere pronta soprattutto dal punto di vista psicologico e umano: lo stesso Fonseca ha detto di prediligere nella sua vita l’integrità morale e i principi umani e di volerli vedere anche nella sua squadra.
Tutto ciò si riassume nel risultato di stasera, nel quale Dzeko era assente.
Fonseca, per la prima volta, è tornato a parlare di Edin Dzeko usando parole non troppo dolci per il bosniaco. Il messaggio è chiaro: la Roma non dipende da un singolo giocatore (basti vedere quanto bene sta facendo Mayoral). Dzeko, che sembra dover rimanere a Roma, sarà valutato dal mister anche tenendo conto dei giocatori a disposizione, in attesa di un possibile disgelo.
La situazione Dzeko-Fonseca rimane complicata ma l’allenatore ribadisce che non ha mai preteso dal bosniaco delle scuse.
Intanto, oggi, la Roma, senza Dzeko: ha mostrato la miglior versione di se e il mister non può che gioire
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