Vittoria autorevole ed autoritaria dei giallorossi che asfaltano, grazie ad un primo tempo esaltante, l’Hellas Verona di Juric.
Una notte magica per la Roma e per Fonseca che riconquistano il terzo posto grazie ad una delle migliori prestazioni di questa stagione, arrivata contro un Verona meno brillante del solito.
Un girone dopo la sconfitta a tavolino, proprio contro l’Hellas, i giallorossi si presentano in campo con la voglia di vincere e di dimostrare la propria fiducia e il proprio attaccamento all’allenatore.
Fonseca ha letteralmente imbrigliato Juric usando il marchio di fabbrica della squadra veronese, ovvero il gioco ed il possesso, ed ha vinto grazie a 20 minuti di puro calcio spettacolo.
Con Dzeko ancora relegato in tribuna, Mayoral ha la possibilità di mettersi nuovamente in luce, dimostrando di essere un giocatore eclettico e di grande mobilità.
Eppure, anche quest’oggi, Mkhitaryan è sembrato una spanna sopra tutti. L’armeno gioca un calcio sublime e merita la palma di migliore in campo. Bene la difesa con Mancini che, non solo completa le tre “M” che hanno timbrato il cartellino nella Roma, ma, insieme ai compagni di reparto, rende la vita impossibile agli attaccanti veronesi.
L’Hellas, oggi, non è riuscita a sfoderare la solita grande qualità di gioco sia per merito della Roma che per demeriti degli 11 messi in campo. Zaccagni e Kalinic non incidono e vengono sostituiti da Colley e Bessa che si dimostrano più in forma.
La Roma vince e si piazza nuovamente terza, allontanando le critiche.
Le pagelle della Roma
Pau Lopez 6: Poteva far meglio sul gol subito, ma nel complesso partita senza sbavature e con pochi brividi.
Mancini 7: Partita ineccepibile dell’azzurro che condisce una prestazione complessiva di grande livello con il gol che apre la partita. L’inserimento da fuori dell’area piccola lo aiuta a passare inosservato, per il resto trova la complicità di Silvestri e un po di fortuna. Dietro non fa passare neanche uno spillo.
Smalling SV: Dura 11 minuti la sua partita, poi un fastidio muscolare lo costringe alla resa. Sfortunato. (dal 11’ Kumbulla 6: Inizio di partita non perfetta dell’albanese che poi, con lo scorrere dei minuti, migliora e tiene alto il muro giallorosso)
Ibanez 6,5: Questo si che è il vero Ibanez. Il giovane difensore della Roma è preciso nel disinnescare Zaccagni, Kalinic e compagnia. Resta una nota lieta dopo quello sciagurato derby.
Karsdorp 6: Buona prestazione per l’olandese, magari meno appariscente del solito, ma concreto nell’arginare le manovre offensive del Verona. (da 86’ B.Peres SV)
Veretout 6,5: Si propone con la stessa foga ed agonismo di sempre. Il francese palleggia con buona qualità e si porta a casa una prestazione più che positiva. (da 86’ Diawara SV)
Villar 7: La crescita di questo ragazzo, durante l’attuale stagione, è stata strabiliante. Altra prestazione di qualità e quantità. Impossibile toglierlo dagli undici titolari. (dal 71’ Cristante 6: Ordinato e tranquillo nei suoi 20 minuti. Festeggia una grande vittoria)
Spinazzola 7: Partita eccelsa dell’esterno che corre come un treno, difende con grandissima precisione e attacca con qualità e donando sempre un’alternativa ai suoi compagni. Quando gioca così è dura fermarlo.
Pellegrini 7: La fascia da capitano lo ha cambiato, o forse il ragazzo da trequartista è mille volte più decisivo di prima? Fatto sta che il connubio delle due cose regala alla Roma i 20 minuti di miglior calcio della stagione. L’ammonizione è ingenua perché non gli permetterà di sfidare la Juve.
Mkhitaryan 7,5: L’armeno, quando è in giornata, è un piacere per gli occhi. Caparbio a mirare il primo palo per il 2-0 provvisorio, poi si “limita” ad ispirare le azioni offensive della sua squadra, a pressare anche oltre il 90’ e a ricordarci che, nel suo ruolo, in Europa ne esistono davvero pochi. Trequartista completo.
Borja Mayoral 7,5: Dzeko guarda dalla tribuna e inizia, probabilmente, a preoccuparsi. In un tempo colleziona un gol, un assist e una mancata deviazione che manda fuorigiri Silvestri. Fa tutto bene, sia in attacco che in fase di impostazione. Strabiliante. (da 86’ Carles Perez SV)
Fonseca 7,5: Gestione stupenda del delicato periodo affrontato in queste settimane. Tra gli scontri con Dzeko e i malumori della piazza, il portoghese non si scompone e impone la sua autorità. La Roma di stasera gioca con lui e “per” lui, mostrando una fiducia disarmante, specie nei primi 20 minuti in cui si è vista la miglior versione giallorossa dell’anno. Verona dominato dal punto di vista del gioco e 3 punti che riportano la Roma terza. Serata magica.
Le pagelle del Verona
Silvestri 4,5: Vederlo sbagliare è una rarità, ma oggi non è esente da colpe. Si addormenta nel colpo di testa di Mancini, forse confuso dalla volontà di Mayoral di deviare la sfera, poi vede il tiro di Mkhi insaccarsi sul suo palo, respinge malissimo il tiro di Pellegrini e Mayoral non perdona. Serata no.
Dawidowicz 5: In totale confusione contro la grande qualità offensiva della Roma, le sue colpe sono da condividere con i suoi compagni di reparto.
Gunter 5: Assente quando Mayoral si avventa sul pallone da cui scaturirà il 2-0. Non impatta bene nell’economia della partita, anche a causa di una grande Roma.
Ceccherini 5: Giornata no per lui e per la linea difensiva veronese. In tutti i gol giallorossi da la sensazione che potesse fare molto molto di più. (dal 80’ Udogie SV)
Faraoni 5,5: Spinge quanto può nella sua ora di gioco, ma non brilla. La squadra, oggi, non lo aiuta, ma soffre la giornata si di Spinazzola e compagni. (dal 57’ Dimarco 6:
Tameze 5,5: Si danna molto per cercare di arginare la manovra giallorossa. Ma non basta
Ilic 5: L’ex Manchester City, non dona qualità alla manovra del suo centrocampo. Juric gli dona 60 minuti di tempo per incidere sul match, ma non riesce e viene sostituito. (Dal 57’ Bessa 6,5: Molto meglio il Verona con lui. Trova anche il tempo di fare assist per Colley ma, soprattutto, ridà coraggio all’Hellas.)
Lazovic 5: Di solito, partendo dalla fascia, è devastante. Oggi è un vero e proprio fantasma e la Roma ringrazia.
Barak 5: Sottotono rispetto alle ultime uscite. Non è la partita giusta per il ceco che viene imbottigliato dalla morsa di Villar e Veretout, senza riuscire mai a scatenare la sua qualità.
Zaccagni 5: Non è la serata giusta e tutto il Verona ne risente. Le chiavi tecniche della squadra sono, come sempre, nelle sue mani, ma oggi non ne fa buon uso risultando un fantasma. (dal 57’ Colley 7: A poche ore dal suo compleanno, si “regala” il suo primo gol in Serie A, il ragazzo si farà e, oggi, ha dato un volto completamente diverso ad un Verona sfiduciato)
Kalinic 4,5: La giornata da ex di Kalinic, all’Olimpico, dura solo 45 minuti di poca qualità e molto opachi. Il croato non incide in nessun modo nella partita. (dal 46’ Lasagna 6:
Juric 5: La Roma lo batte usando un marchio di fabbrica di Juric, ovvero il gioco. Oggi la squadra è parsa spenta e poco vogliosa rispetto alle ultime uscite. Nel secondo tempo i cambi hanno reso l’Hellas più spregiudicato ma anche più pericoloso. Lasagna può inserirsi in questi schemi, ma ci vorrà del tempo.
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