Ibrahimovic-Lukaku, sulla lite scende in campo anche la procura della FIGC, con Gravina. È quanto emerge dopo la valutazione del referto del signor Valeri in merito ai fatti accaduti durante il quarto di finale di Coppa Italia.
Per il calciatore svedese potrebbe scattare il connotato della discriminazione come afferma il Corriere dello Sport.
Invece, La Stampa è stata più pesante, visto che ha tirato in ballo la questione dei riti vodoo rivolti ad un atleta di origini africane. Questo comportamento del tutto discriminatorio potrebbe portare ad una squalifica di almeno 10 giornate o ancora una squalifica a tempo.
Nel frattempo il Giudice sportivo della Lega calcio si è limitato a proferire una sentenza, nella quale sono scattati un turno a testa per i protagonisti dell’alterco di martedì scorso.
Così il centravanti belga salterà la prima sfida della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus in programma martedì prossimo, mentre il calciatore svedese la prima partita della competizione del prossimo anno.
Le ragioni delle due squalifiche sono state spiegate dallo stesso Giudice Sportivo. Per Ibrahimovic si tratta di un “comportamento non regolamentare in campo e per comportamento scorretto nei confronti di un avversario”. Per Lukaku, invece, è stato un “comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Seconda sanzione)”.
Le parole del presidente della FIGC Gravina, però, aprono uno scenario differente:
“Le immagini che abbiamo visto non sono state belle e vanno messe in discussione.Dal punto di vista regolamentare l’arbitro ha evidenziato quello che ha visto in campo, ora la procura acquisirà il referto per capire a cosa si riferiscono le squalifiche. Se non dovessero emergere indicazioni legate a fatti specifici il procuratore adotterà i provvedimenti che riterrà opportuni”.
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