Non che i rossoneri soffrano molto, ma sembrano mancare di brillantezza e forse non digeriscono il massiccio turnover imposto da Pioli; la qualificazione, nonostante arrivi solo ai rigori, è comunque meritata.
Il Milan vince 5-4 dopo i tiri dal dischetto e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia del 27 gennaio. Affronterà la vincente di Fiorentina-Inter.
TEMPI REGOLAMENTARI
Tra fatica e turnover il Milan fa parecchia fatica a tirare in porta e per tutta la prima frazione non si vede mai, a parte un tiro centrale di Calabria, però si nota un certo possesso palla e una fluidità nei passaggi che non portano tuttavia a risultati.
Ibrahimovic torna dopo oltre un mese, ma non è ancora in gran forma e si vede. Poca lotta e un po’ di dialogo con i compagni per riprendere almeno confidenza con il campo prima del cambio all’intervallo.
Il Torino, invece, è meno incline al palleggio e si prodiga nel falciare avversari e a cercare spazi in contropiede, trovandone spesso. In una di queste occasioni, i granata costruiscono l’unica chance del match al 38° con un gran sinistro da fuori di Gojak respinto da Tatarusanu.
Dopo questa fiammata improvvisa, la prima frazione cala nuovamente nel ritmo e si avvia stancamente alla sua fine dopo nemmeno un minuto di recupero.
I rossoneri tornano in campo con Calhanoglu e Hauge per Ibrahimovic e Castillejo e costruiscono alcune buone chance per passare in vantaggio: al 57° Kalulu crossa per Calabria, che cerca il tiro trovando l’opposizione di Milinkovic-Savic, che si salva sulla ribattuta di Dalot terminata sul palo; subito dopo è Calabria a cogliere il legno su cross di Dalot.
Al 71′ Milinkovic-Savic sbaglia e rischia di farsi portar via il pallone da Leao, ma il portoghese, che sembra però essere toccato dal serbo, commette fallo sul portiere e l’azione si ferma. Gigio Donnarumma viene espulso per proteste e dovrà saltare i quarti di finale.
Il resto del secondo tempo è privo di emozioni: pur cambiando volto, le due squadre seguitano a fare poco e si giunge al triplice fischio con le reti ancora inviolate. Si va ai supplementari.
TEMPI SUPPLEMENTARI E CALCI DI RIGORE
Il Milan cerca di trovare il gol del vantaggio più volte nel corso dei primi quindici minuti di extratime, ma manca sempre di precisione ed ogni azione più o meno pericolosa termina con un nulla di fatto. La stessa cosa si può dire per il secondo tempo, ancor meno interessante del primo.
Si deve dunque ricorrere ai calci di rigore, che si concludono dopo la prima serie senza sfociare nel surreale dramma di Vila do Conde: il Milan segna con tutti i suoi rigoristi, Kessié, Hernandez, Tonali Romagnoli e Calhanoglu, mentre nel Torino sbaglia solo Rincon, che non dà seguito alle trasformazioni di Belotti, Lukic, Lyanco e perfino Milinkovic-Savic.
TABELLINO
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Musacchio (63′ Kessié), Romagnoli, Dalot; Calabria (63′ Hernandez), Tonali; Castillejo (46′ Hauge), Diaz (106′ Olzer), Leao; Ibrahimovic (46′ Calhanoglu). Allenatore: Pioli
Torino (3-5-1-1): Milinkovic-Savic; Bremer (84′ Lyanco), N’Koulou, Buongiorno; Vojvoda (84′ Lukic), Segre, Rincon, Linetty (63′ Singo), Ansaldi (63′ Murru); Gojak; Zaza (92′ Belotti). Allenatore: Giampaolo
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Rincon, Linetty, Zaza, Tonali, Lukic, Kessié, Lyanco e Gojak
Espulsi: 72′ G. Donnarumma (non dal campo)
SEQUENZA RIGORI
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