La Sampdoria batte 2-1 l’Inter a Marassi e interrompe ad otto la striscia di vittorie dei nerazzurri. Brutto KO per gli uomini di Conte che chiudono un pessimo primo tempo sotto di due reti con i gol degli ex Candreva (su rigore) e di Keita. Nella ripresa assedio interista ma che porta al solo gol di de Vrij, inutile alla rimonta. Inter che rimane seconda e manca il sorpasso al Milan.
Si frena a Genova la striscia di vittorie dell’Inter che non riesce a cogliere la nona vittoria consecutiva e a fare il sorpasso, non approfittando della sconfitta del Milan contro la Juventus. Nerazzurri che rimangono secondi a 1 punto dalla vetta, ma che falliscono un’importante occasione non dimostrando di avere capacità psicologica di poter competere per il titolo.
Alla fine è successo. Dopo 8 vittorie di fila (alcune di fortuna, altre per limiti di avversari) le debolezze e le fragilità dell’Inter hanno giustamente colpito e inflitto ai nerazzurri una sconfitta che tanto dice e tanto conferma della vera condizione della squadra di Conte. A Genova come chi scrive afferma da tempo, è la solita brutta Inter. Una squadra svogliata, assente nello spirito e nella voglia e mancante della giusta mentalità. Una non big che non è stata capace di cogliere un turno favorevole.
Che il gioco dei nerazzurri sia mediocre, dogmatico e privo di idee è solo un’aggravante. Il problema principale è sempre in una squadra che da mesi non è più serena, non è lucida mentalmente e per questo non è credibile per il titolo, nonostante una rosa tecnicamente valida (al netto di qualche elemento) ma non sufficiente senza la mentalità vincente che all’Inter manca da un decennio.
Il primo tempo di Marassi è solo la conferma della scarsa attitudine mentale e fame alla vittoria dei nerazzurri. In una prima frazione condizionata dagli episodi VAR, Sanchez spreca un rigore mentre invece la Samp con Candreva lo realizza (fallo di Mano di Barella) e in ripartenza su azione personale di Damsgaard che si beve tutta la difesa interista raddoppia con Keita, l’Inter è in confusione perenne, nervosa e senza idee.
Non basta una ripresa dall’assedio sragionato con una Samp che si mette dietro la linea della palla a difendere il 2-0, la debolezza di testa dell’Inter è un bloccante troppo forte e che simboleggia uan resa nelle ambizioni di titolo.
Tutto quello che producono gli ingressi (pessimi di Eriksen e Perisic) e più volenteroso quello di Lukaku sono solo il dimezzare lo svantaggio con de Vrij. Un turno dell’Epifania rivelatore che ha dimostrato un’Inter inconsistente (e che potrebbe crollare con le prossime Roma e Juventus) e che ha rilanciato la Juventus, che rimane la favorita al titolo.
VOTI E PAGELLE DI SAMPDORIA – INTER
FLOP INTER
SANCHEZ, 4: chiamato a fare il vice Lukaku ha l’occasione per indirizzare la partita ma tira un rigore pessimo addosso ad Audero. Da lì in poi inanella una serie di errori tra dribbling errati e scelte sbagliate che azzerrano il potenziale offensivo interista. Giocatore da ripensare ad alti livelli dove probabilmente non ci può più stare.
GAGLIARDINI, 4: altra partita mediocre del più mediocre della rosa nerazzurra. Va in difficoltà anche nel centrocampo a 2 della Samp e non riesce a far valere nè la superiotà numerica in mezzo nè la fisicità. Non imposta, non si propone, non è utile in fase di copertura. Come sia titolare all’Inter continuiamo a chiedercelo.
PERISIC, 3: entra nella ripresa al posto di Young ma quasi fa rimpiangere l’apporto nullo dell’inglese. Non supera mai l’avversario diretto, ma un dribbing mai un’azione pericolosa ma soprattutto riesce nell’incredibile record di sbagliare tutti i cross fatti.
ERIKSEN, 5: Conte sorprende in positivo mettendolo in campo a venti minuti dal termine. Ma il danese non ripaga la fiducia e a parte battere i corner e sprecare un piazzato dal limite, fa poco. Certo è il meno colpevole di tutti, ma occasione che andava sfruttata meglio.
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