La pioggia, ad intermittenza, ha caratterizzato anche la seconda sessione di libere del venerdì del Gran Premio d’Italia 2019, portando anche ad una breve interruzione, sfruttata dagli addetti alla pista di Monza per ripulire alcuni punti dalla ghiaia, mentre per tutta la seconda parte una fine pioggierella non ha disturbato più di tanto i piloti. Al comando, come stamattina, c’è Charles Leclerc, sceso con la sua Ferrari fino all’1:20.978, mettendosi dietro il leader del mondiale, Lewis Hamilton con la prima W10 (+0.068), e Sebastian Vettel con l’altra Ferrari (+0.201). Con il 4° tempo c’è Valtteri Bottas (+0.369).
Non male l’inizio della Red Bull, che piazza Max Verstappen ed Alexander Albon in 5° e 6° posizione, abbastanza vicini ai primi (+0.372 e +0.611). Spicca la Toro Rosso, con Pierre Gasly in 7° posizione (+1.146) e Daniil Kvyat in 10° (+1.282); in mezzo Romain Grosjean, Haas (+1.175), e Daniel Ricciardo, Renault (+1.271). Nico Hulkenberg, con l’altra R.S.19, apre la seconda metà di classifica (+1.360), seguito da Carlos Sainz Jr., McLaren (+1.504), e da Kevin Magnussen, Haas (+1.533).
Kimi Raikkonen, con la prima Alfa Romeo, è 14° (+1.545), davanti alle due Racing Point di Lance Stroll (+1.728) e di Sergio Perez (+1.904), e al compagno di box Antonio Giovinazzi (+2.087). Sessione tribolata per Lando Norris, a lungo fermo a causa di una perdita idraulica sulla sua McLaren (+2.583); chiudono i due della Williams, con Robert Kubica (+2.759) ancora davanti a George Russell (+3.335). Come giri percorsi, Grosjean ne ha completati ben 44, seguito a ruota dal duo composto da Gasly e Magnussen (42), e da Vettel (39); Norris ne ha portati a casa solo 16, meno di Russell (23) e della coppia formata da Kubica e Verstappen (29).
Diamo infine uno sguardo ai long run, per quanto il lavoro sia stato ovviamente condizionato dal rischio pioggia. Come prevedibile, a mettersi in evidenza è stata la Mercedes, con un Hamilton protagonista con un gran run con le ‘gialle’, quasi sempre al di sotto dell’1:25; molto positivo anche il passo di Bottas con le ‘rosse’. Lì, vicino alle Frecce d’Argento, troviamo la Red Bull con Max Verstappen il quale, pur senza spunti cronometrici, non si è scrollato da un 1:24 alto-1:25 molto basso. Non male, soprattutto rispetto al disastro del venerdì pomeriggio di Spa, i ferraristi: ad andar meglio è stato ancora Leclerc, molto consistente con la ‘bianca’ (unico big a testarla); Sebastian, invece, non ha convinto con la media, mentre è andato meglio con la soft. Degni di menzione i passi gara di Toro Rosso e Haas (anche alcuni 1:24.5-6), pur se, come sempre, andrebbero conosciute molte variabili.
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